LE API
La società è divisa in tre caste: regina, fuchi ed operaie.
L'ape regina
La regina nasce da uova fecondate che vengono deposte nelle celle reali, più grandi delle altre e con una caratteristica forma a "ghianda rovesciata".
A differenza delle altre api, le regine, vengono nutrite con pappa reale per tutta la durata dello stato larvale (quando sono dei vermetti e vivono nelle celle) e non con miele e polline.
Grazie a questo crescono di più delle operaie e sono capaci di fare le uova. Impiegano sedici giorni a diventare insetti adulti.
Da grandi sono lunghe da 17 a 20 millimetri e si riconoscono chiaramente perché hanno l'addome molto sviluppato e lucente.
Il nome di regina non è forse il più adatto perché, in verità, passano il loro tempo a lavorare per deporre le uova: fino a 2000 al giorno, ed in casi particolari anche di più. Escono
dall'alveare solo per "scegliersi il marito" o per "cambiare casa", insieme alle loro più fedeli compagne (sciamatura).
Influenzano però il comportamento di tutto l'alveare producendo la "sostanza reale" una specie di profumo che le operaie annusano con le loro antenne.
Un alveare sprovvisto di regina è destinato a morire in breve tempo.
Le regine vivono in media 4-5 anni.
I fuchi
I fuchi sono i maschi delle api. Sono più grandi e tozzi delle operaie, lunghi 15 mm circa, ed hanno anche le ali più lunghe. La loro bocca non è adatta a succhiare il nettare e non hanno nelle zampe gli strumenti che servono per raccogliere il polline. Non sono quindi capaci di procurarsi da soli da mangiare e devono essere mantenuti dalle operaie. Inoltre non hanno il pungiglione e non si possono difendere. Le loro antenne sono, però, più sofisticate e sensibili agli odori.
Nascono da uova non fecondate, in celle un po' più grandi del normale, a cominciare dalla fine dell'inverno.
Per diventare insetti adulti ci mettono 24 giorni.
Nell'arco di una stagione, di solito, in un alveare vengono allevate diverse migliaia di fuchi.
Il loro compito è quello di accoppiarsi con una regina durante il volo nuziale in cui l’ape regina esce dall’alveare e vola a 400 m di altezza seguita dai fuchi che la feconderanno, l’ultimo che
arriva muore.
Le api operaie
Le api operaie sono lunghe 12-13 mm, nascono da uova fecondate, perfettamente uguali a quelle delle regine. Queste uova vengono deposte in celle più piccole di quelle reali e nutrite con pappa
reale solo i primi quattro giorni di vita. Il resto del periodo larvale mangiano polline e miele.
Le uova da cui nascono le operaie, lunghe un millimetro e mezzo, vengono deposte dalla regina sul fondo delle celle, una per ogni cella. Dopo tre giorni si schiudono dando vita a piccoli
vermetti, appena visibili ad occhio nudo che si chiamano larve e vengono attentamente nutriti ed accuditi dalle api nutrici. Dopo sette giorni dalla schiusa, le celle dove ci sono le larve,
vengono chiuse con un tappo di cera (opercolo). Le larve smettono di nutrirsi e cominciano a trasformarsi in api adulte (metamorfosi), in questa fase si chiamano "pupe". Dopo dodici giorni dalla
chiusura della cella la trasformazione è completata e la giovane ape operaia comincia a muoversi, buca l'opercolo ed esce.
Per diventare insetti adulti impiegano 21 giorni.
L’alveare
Le api costruiscono la loro casa, l'alveare, utilizzando la cera che viene prodotta da speciali ghiandole che hanno sull'addome.
La casa è composta da vari favi che, in natura, vengono appesi in cavità presenti all'interno di alberi, rocce o altri luoghi riparati. I favi hanno la forma appiattita, a semicerchio allungato,
e vengono costruiti uno accanto all'altro.
Guardando attentamente ogni favo si vede chiaramente che questo è suddiviso, su entrambi i lati, in tantissime caratteristiche celle esagonali perfettamente regolari.
Le api non avrebbero potuto fare una scelta migliore per costruire i loro favi: in questo modo hanno il maggior spazio disponibile utilizzando la minore quantità di cera possibile.